Orologio, in mignatura Le Portefaix della serie Au Bon Sauvage

Provenienza Francia
Periodo 1810 ca
Firma
Funzioni ore e minuti
Dimensioni H 24 x L 17 x l 8 cm

Rara riproduzione in miniatura del soggetto Au bon Sauvage.

La Pendola

Il gusto per gli orologi a tema dell’Au Bon Sauvage e Au Negré, sembra essere nato durante il periodo Direttorio per proseguire fino al Primo Impero.
Affascinati dalle novelle quali Robins Crosue di Daniel de Foe (1719), Paolo e Virginia di Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre (1789) e Atala di François-René de Chateaubriand (1805), gli artisti e maestri orologiai dell’epoca si concentrarono nel riportare l’attenzione a un ancestrale desiderio per la natura “semplice” e quasi idilliaca, dando il via a una produzione in serie di pendole ispirate a tali soggetti.
Se inizialmente le figure degli indigeni venivano rappresentate con poche differenze l’una dall’altra, di lì a poco l’evoluzione stilistica consentì la realizzazione di varianti e di dettagli aggiuntivi che permisero una caratterizzazione sempre maggiore di questi capolavori dando, al contempo, una maggiore naturalezza ai personaggi.

Il soggetto originale del Le Portefaix fu realizzato dal bronzista francese Jean-Andre Reiche (1752-1817), una tra le figure più di spicco del periodo Impero. Nato nella cittadina tedesca di Lipsia, si trasferì a Parigi sotto il regno di Luigi XVI apprendendo l’arte del fonditore e divenendo maestro attorno al 1785. Sue sono alcune delle pendole oggi più apprezzate, come la Letteratura, l’Astrononia e la Preghiera serale.
La pendola de ‘Le Portefaix’ Au Bon Sauvage di Reiche, differisce da questo modello per gli abiti indossati e l’atteggiamento della figura. Tuttavia in questa riproduzione in miniatura, la rappresentazione mantiene il cuore del soggetto originale nonché diverse caratteristiche come anche gli occhi realizzati in pasta di vetro.

Fonte immagine lapendulerie.com.
Disegno originale esposto al Musée des Arts Décoratifs di Parigi.